Autore:FONTANA FORTUNATO ( Morano Oberdan )
N. - M. :Napoli, 1936
Tecnica:Olio su tavola
Misure:30 x 40 cm
Classificazione: Marine, Figurativi, Oli, Paesaggi, Classici
Fortunato Fontana, al secolo Oberdan Morano, è nato l’11 febbraio 1936 a Napoli, dove risiede in Via Salata all’Olivella, 36. Pittore napoletano, autodidatta, ha partecipato a moltissime mostre collettive in varie città italiane, dove la sua semplice e nitida espressione artistica è stata vivamente apprezzata. Molti suoi quadri sono stati pubblicizzati sulla stampa nazionale e su alcune riviste specializzate e vengono annoverati fra le collezioni di raffinati amatori. Molto successo hanno riscosso le sue mostre personali di Roma, Napoli, Salerno, Palermo e Reggio Calabria, dove ha esposto opere di pregevole fattura, incontrando il favore del pubblico e della critica, in particolar modo per le sue marine, figure e paesaggi. La natura, plasmata dalla sua mirabile arte e addolcita dalla sua splendida pennellata, è la sua maggiore ispiratrice. I colori tenui, la perfetta fusione del grigio perla col rosa pallido, la velata foschia affiorante nel dipinto che lo avvolge e lo accarezza, sono l’espressione di un animo delicato e generoso che Fortunato Fontana, con somma perizia, riesce ad infondere alle sue ammirate opere. Fortunato Fontana è un artista che ormai suscita, intorno a sé molto interesse, maturato pittoricamente in un’epoca in cui tanti artisti hanno volutamente bandito ogni regola e tutti i canoni accademici, il nostro, resta ancorato invece a quel realismo poetico di cui è permeata la buona pittura napoletana contemporanea, la quale, nonostante i «terremoti» delle «rivoluzioni» estetiche, continua sia pure anacronisticamente, a navigare nel solco profondo di quel realismo da cui prese ispirazione Giacinto Gigante. Come i grandi maestri dell’ottocento napoletano, predilige il paesaggio, che affronta con una certa libertà, ma senza deviare dal filone della grande tradizione mediterranea, pur teso com’è alla ricerca di un linguaggio più attuale. Nella sua pittura infatti si sposano, senza contrasti, i segni d’una antica classicità con il lievito d’una moderna fantasia. Dipingendo con grande sensibilità, dimostra una tecnica spontanea ed essenziale. Come ogni artista che si rispetti non dimentica nella sua arte il clima pittorico-culturale e la «geografia» della sua terra. Perciò, da buon partenopeo, trae ispirazione soprattutto dal mare che finisce col possederlo ed eccitarlo con la sensualità «possessiva» dell’amante del sud. Talora è il mare di Napoli, talora quello di Pozzuoli, o di Ischia, o di Amalfi; ma sempre il mare; un mare che Fontana osserva con lo spirito di un poeta, e che diventa spesso il protagonista della sua pittura. Non trascura comunque il paesaggio, ch’egli affronta realisticamente ma con un realismo agitato e fremente, cercando accordi pacati e distesi di verdi e di grigi e soprattutto di rosa, in una pittura assai piacevole, di effetto sereno, ove vibrano gli echi di una poesia calma e sommessa, squisitamente elegiaca.