Autore:BEE BETTY
N. - M. :Napoli, 1963
Tecnica:Tecnica mista su tela
Misure:70 x 100 cm
Anno:VENDUTO
Classificazione:
I bambini tendono spesso a rappresentare graficamente, tra le loro primissime cose, la realtà naturale che hanno avuto modo di conoscere; la natura non è raffigurata realisticamente in questi disegni, ma deformata secondo l’espressione emotiva che ha saputo infondere nel bambino.
La grafica “infantile” è una caratteristica persistente della società occidentale dagli anni ’80 ad oggi, da Keith Haring in poi, e manifesta un desiderio di non reprimere (o strutturare) una modalità espressiva che appare totalmente libera.
La natura è la più grande fonte di ispirazione per Betty Bee ed in particolare le forme vegetali; la affascinano, però, soltanto alcuni fiori ed alcune piante specifiche: quelli che riescono a condensare in se stessi non solo l’immagine della bellezza, ma anche di sentimenti negativi come il dolore o la tristezza.
Con tratti infantili ella ritrae ad esempio rose e cactus, fonte di bellezza unica, ma allo stesso tempo anche di dolore. E’ la passione a spingere l’artista ad esprimere se stessa attraverso il ritratto di forme che suscitino sentimenti così contrastanti.
La passione di un bambino che scopre la vita con un misto di gioia per le novità e paura per l’ignoto. Betty Bee vive e lavora a Napoli.
..
Elisabetta Leonetti, in arte Betty Bee, lavora nel cuore di Napoli. Un grande corpo femminile, prima modella per tanti grandi artisti e poi ella stessa artista estrosa ed eclettica apprezzata da Achille Bonito Oliva.
“A Vienna, dove ha vissuto per un periodo senza una lira in tasca, spargeva sangue di maiale e profumo nei vagoni dei treni «come forma di protesta politica». Ma soprattutto si spacciava per un transessuale, gettando nel caos la questione dei generi, come una moderna George Sand”