Eduardo Zanga, Filo rosso (2 opere)

Autore:ZANGA EDUARDO

N. - M. :Napoli, 1957 - 2024

Tecnica:Tecnica mista con multimateriali su legno

Misure:42 x 152 x 5 cm

Anno:2023

Classificazione: Moderni, Astratti, Altre Tecniche

Note Critico - Biografiche

Eduardo Zanga

Napoli, 1957 – 2024

 

 

Filo rosso su verde

Foto dell'opera astratta di Eduardo Zanga dal titolo Filo rosso su verde, tecnica mista con multimateriali su legno 152x42x5 cm del 2023
Eduardo Zanga, Filo rosso su verde, tecnica mista con multimateriali su legno 42x152x5 cm del 2023

 

Filo rosso su nero

Foto dell'opera astratta di Eduardo Zanga dal titolo Filo rosso su nero, tecnica mista con multimateriali su legno 142x42x5 cm del 2023
Eduardo Zanga, Filo rosso su nero, tecnica mista con multimateriali su legno 42x142x5 cm del 2023

 

I due lavori di Eduardo Zanga sono archiviati e pubblicati a pagina 42 del catalogo della mostra “Peppe Pappa / Eduardo Zanga. Incontaminate radici vesuviane”

 

 

Biografia di Eduardo Zanga  

Eduardo Zanga, scultore e pittore, studia Scultura, Pittura e Arte applicata all’Istituto d’Arte di Torre Del Greco, allievo di Renato Barisani. Nel 1983 frequenta i Master di Disegno Industriale e Fotografia. Nel 1986 si dedica allo studio della progettazione e alla realizzazione di gioielli e complementi di arredo, soprattutto lampade e pannelli decorativi in legno e in plexiglass. Nel 2004 fonda il Movimento d’Arte “Geometrie Dinamiche”. Il percorso artistico di Eduardo Zanga è un’analisi costante e progressiva di momenti di ricerca e di sperimentazione, dallo sventramento cubista della figura alla totale sintesi della materia come elemento della natura. Eduardo Zanga usa materiali poveri, legno, sabbia, terriccio, ferro, plexiglass ed altro, arrivando ad un’esperienza del tutto informale. Negli ultimi quindici anni sente l’esigenza di forme e di segni più definiti fino ad una logica geometrica astratta, in un’armonia di composizioni concrete dando corpo e dimensioni a sculture dinamiche. Anche i dipinti e i collage determinano una caratteristica essenziale di linea e spazio che avvolge la totalità del pieno e del vuoto, come una legge naturale quasi cosmica in un equilibrio armonico che ricorda la disciplina filosofica orientale, arrivando all’essenzialismo estetico e alla naturalezza della vita quotidiana. Implosione ed esplosione di ricerca e creatività dinamica, in sintonia con continui cambiamenti espressivi, senza mai cadere nella minima contaminazione delle mode e del commerciale, purtroppo si spegne prematuramente a causa di una malattia ad aprile del 2024. Molte sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.

Tra le sue mostre si ricordano nel 2009 la Collettiva “otto eccellenze” a Villa Vannucchi e la Collettiva “Itin-erario-d’arte” a Villa Bruno, entrambe a San Giorgio a Cremano, Napoli; del 2010 è la mostra con Vincenzo Aulitto e Peppe Pappa, “Moralità per il mondo” a Villa Savonarola, Portici, Napoli. Nel 2013 espone nella bipersonale “Art Projet Away” presso lo Studio Gallery di Benevento, con Ferdinando Bianco.

Le ultime collettive: “Napoli-Expo-Art-Polis” Pan Palazzo Delle Arti Napoli, 2015; “La Rabatana” con installazione di opere al Museo Diocesano di San Francesco Neri, Tursi (Matera) 2016; “Il Luogo Del Pensiero” Pan Palazzo Delle Arti Napoli 2021.

Poco dopo la sua scomparsa, è da annoverare l’importante mostra antologica alla Villa Campolieto (Ercolano) con l’amico artista Peppe Pappa: “Peppe Pappa / Eduardo Zanga. Incontaminate radici vesuviane”.

Le sue opere sono in mostra permanente presso la Galleria Marciano Arte di Portici che da anni cura il suo lavoro di Artista.

 

 

Eduardo Zanga: la forma

Le variabili esperienze che Eduardo Zanga compie durante il suo percorso d’artista ci portano necessariamente ad una attenta riflessione che riguarda essenzialmente la sua grande capacità di costruire elementi a cui da una forma, trasportando questi oggetti in una nuova dimensione e ad nuova storia.  Tra pittura e scultura Zanga rielabora e trasforma i materiali in opere scultoree o con il colore dipinge dei fogli; interventi che trasportano il senso della storia e della cultura in una nuova conoscenza: infatti la creatività usa codici e simboli che la mente rielabora e costruendo nuove realtà simboliche. In sostanza la forma dell’opera per Zanga è un continuo evolversi, un trascendere sopra i contesti attuali dove il passato ed il presente si coniugano diventando così nuova espressione sintattica e semantica. In questo esiste il privilegio dell’arte che a suo modo può costruire nuovi sensi della comunicazione trovando sempre nuove formule facendo nascere in noi nuove cognizioni sensibili e strutturali.

Nicola Scontrino

 

 

 

 

 

MARCIANO ARTE, galleria d’arte e cornici, Napoli

Salvatore Marciano

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