Autore:TRECCANI ERNESTO
N. - M. :Milano, 1920 - 2009
Tecnica:Olio su tela
Misure:50 x 35 cm
Classificazione: Figure, Oli, Figurativi, Moderni
Ernesto Treccani nasce a Milano nel 1920. Fondatore nel 1938 della rivista “Corrente”, che raccoglie intorno a sé personalità della cultura e dell’arte non schierate col regime, inizia a dedicarsi alla pittura nel 1940, sull’onda delle suggestioni di Van Gogh, Cézanne e Picasso, e sotto l’influenza di Morlotti e, in particolare, Cassinari. Espone in collettive alla Bottega di Corrente, partecipa al Premio Bergamo (1941, 1942), dando avvio a una pittura di esplicita denuncia e opposizione, legata a un impegno politico e civile costante nella sua produzione sino a tutti gli anni Cinquanta. Dipinge fino agli ultimi anni della sua vita, si spegne a Milano nel 2009.
È un pittore dalla sensibilità nuda, oserei dire religiosa ed è attraverso questa religiosa spiritualità che nasce il mistero e il dramma, temi spesso ricorrenti nelle sue opere più prestigiose.
In Treccani inequivocabilmente il realismo sdegna i suoi residui precari, i suoi equivoci e diventa fonte di contenuti universali, umani desunti dalle origini, respirati in una solenne atmosfera «nella magnifica certezza ch’è nulla la differenza tra quello che stagna nell’anima nostra o del contadino più umile».
Ed è proprio in questa espressione di Pavese, tanto caro all’arte di Ernesto Treccani, il senso più alto del valore pittorico che coglie la realtà tra poesia e mito.
I grandi temi dell’artista sono quelli sociali, del territorio urbano o contadino. Il sole, la nebbia, il Sud con i suoi drammi, il Nord con la sua particolare umanità folle e volti, masse operaie e ritratti intimistici, giardini, sono i suoi temi prediletti. Ma sono anche i problemi di sempre, oggi nostri, ieri altrui, proposti con veste mutata dalla tradizione, evoluti dinamicamente negli enigmi, nelle perplessità del mondo attuale.