Autore:AVANO GENNARO
N. - M. :Portici, 1971
Tecnica:Tecnica mista su cartoncino
Misure:30 x 42 cm
Anno:1994
Classificazione: Moderni, Astratti, Altre Tecniche
Gennaro Avano vive ed opera a Fermo. Nel 1989 si è diplomato al Liceo Artistico Statale di Napoli sotto la guida dei maestri E. Ruotolo e M. Persico; nel 1993 si è diplomato in pittura all’Accademia di Belle Arti di Napoli con il massimo dei voti. Nonostante la sua giovanissima età, vanta al suo attivo numerose mostre in Italia e all’estero. Maestro di musica, ancora studente ha esordito nel 1992 con il collettivo di arti visive “Impossibile e Coscienza”. La sua ricerca, proprio in virtù della formazione eclettica, trae spunto da commistioni inedite di linguaggi (musica e pittura) per cui in seno all’accademia è stato considerato l’ideatore della “audio-pittura”: come la musica diventa l’animo dell’artista e della sua opera. I suoi dipinti mostrano un continuo studio e sviluppo del colore che non possono non far scommettere sulle qualità di quest’artista. Dopo alcuni anni di insegnamento a Bergamo, ora è a Fermo dove insegna Storia dell’Arte all’Istituto d’Arte e al Liceo Artistico. È autore del libro: «Tracce storiografiche per una storia delle arti duosiciliane». “Le tele di Avano sono uno scavare quasi ossessivo nelle misteriose pieghe delle cose del mondo; sono un estrarre dal fondo scuro e arruffato della coscienza o di un fenomeno puramente fisico, quelle forze inafferrabili che agitano la quotidiana esistenza sulla faccia della terra. Potremmo obiettare che nemmeno le macchine più sofisticate dei migliori e più attrezzati laboratori di scienze, possono ritrarre un fenomeno al di fuori di ogni legge fisica o chimica o naturale, ma noi ripetiamo che un artista lo può e Gennaro Avano è artista che conosce tale mistero che trascrive col colore che egli traccia. La pittura di Avano colpisce e si fa leggere per la sua irripetibile suggestionabilità”
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Presentazione al Museo Adolfo De Carolis della pubblicazione “Tracce storiografiche delle Arti Duosiciliane. Lineamenti di controstoriografia delle arti italiane” di Gennaro Avano, Giuseppe Vozza Editore. L’iniziativa, organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Montefiore dell’Aso, intende promuovere una serie di incontri con l’autore che culminerà venerdì 5 gennaio con la presentazione della pubblicazione su Montefiore a cura di Giuseppe Ottaviani.
“Il saggio non vuole e non può essere esaustivo della tematica affrontata – precisa Gennaro Avano – La finalità ultima è quella di invertire il senso di marcia circa la conoscenza della Nostra storia, intesa nel senso più lato possibile, quindi, comprensiva anche delle arti.” L’intenzione prima del testo è quella di dare un’impronta interpretativa, per una Storia delle Arti Duosiciliana da venire, altra, da quella frammentaria e a volte omissiva che la storiografia postunitaria ha “cucito” intorno alle vicende del Meridione. Cerchiamo pertanto di contestualizzare i fatti dell’arte all’interno di un quadro complesso che coinvolge, come vedremo, un vasto orizzonte culturale nell’ambito del quale le vicende artistiche ritrovano un senso altrimenti escluso.
“La pubblicazione muove dalla tesi di Benedetto Croce che individua il vero “padre” dell’estetica nella figura di Giambattista Vico (il primo che concepisce la storia quale svolgimento di valori ideali) ripercorrendo la storia delle Arti Duosiciliane. Gennaro Avano, nato a Portici (NA) nel 1971 svolge la professione di docente presso L’Istituto d’Arte di Fermo.
Dal 1996 approfondisce gli interessi di carattere filosofico con un lavoro di ricognizione atto a connettere le esperienze artistiche con l’elaborazione teoretica. Fin dal 1992, ancora studente, si dedica alla militanza artistica esponendo in innumerevoli mostre in Italia e all’estero e contribuendo alla fondazione di vari sodalizi artistici ancora in essere. Nello stesso anno fonda presso l’Accademia di Napoli, con la collaborazione di altri studenti del medesimo Istituto e della Facoltà di Architettura di Napoli, una “fanzine”, sorta di osservatorio critico sullo stato delle arti a Napoli, pubblicata come supplemento alla casa editrice “Stampa Alternativa”.
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Il Museo Adolfo De Carolis diviene location della presentazione di un’importante pubblicazione. Difatti, sabato 2 dicembre alle ore 17.30, verrà illustrata “Tracce storiografiche delle Arti Duosiciliane. Lineamenti di controstoriografia delle arti italiane” di Gennaro Avano, Giuseppe Vozza Editore. Un evento di rilievo organizzato dall’ assessorato alla Cultura del comune di Montefiore, al fine di promuovere una serie di incontri con l’autore che culminerà venerdì 5 gennaio con la presentazione della pubblicazione su Montefiore a cura di Giuseppe Ottaviani.
«Innanzitutto il saggio – dichiara Gennaro Avano – non vuole e non può essere esaustivo della tematica affrontata. La finalità ultima è quella di invertire il senso di marcia circa la conoscenza della Nostra storia, intesa nel senso più lato possibile, quindi, comprensiva anche delle arti». La volontà è dare un’impronta interpretativa, per una Storia delle Arti Duosiciliana diversa da quella frammentaria, e a volte omissiva, che la storiografia postunitaria ha realizzato intorno alle vicende del Meridione. Contestualizzare i fatti dell’arte all’interno di un quadro complesso che coinvolge un vasto orizzonte culturale nell’ambito del quale le vicende artistiche ritrovano un senso altrimenti escluso. La pubblicazione muove dalla tesi di Benedetto Croce che individua il vero “padre” dell’estetica nella figura di Giambattista Vico (il primo che concepisce la storia quale svolgimento di valori ideali) ripercorrendo la storia delle Arti Duosiciliane.
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Gennaro Avano, nato a Portici (NA) nel 1971 è docente all’Istituto d’Arte di Fermo. Dal 1996 approfondisce gli interessi di carattere filosofico con un lavoro di ricognizione atto a connettere le esperienze artistiche con l’elaborazione teoretica. Fin dal 1992, ancora studente, si dedica alla militanza artistica esponendo in innumerevoli mostre in Italia e all’estero e contribuendo alla fondazione di vari sodalizi artistici ancora in essere. Nello stesso anno fonda presso l’Accademia di Napoli, con la collaborazione di altri studenti del medesimo Istituto e della Facoltà di Architettura di Napoli, una sorta di osservatorio critico sullo stato delle arti a Napoli, pubblicata come supplemento alla casa editrice “Stampa Alternativa”.