Renata Petti

Napoli, 1943 

Da negativo (b) 

L’opera di Renata Petti “Da Negativo (B)” è pubblicata sul catalogo della collettiva “72” presso la Galleria d’arte Sangiorgio del 2008. E’ inoltre pubblicato sul sito web dell’artista

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Renata Petti, l’arte “altra” 

Dopo gli studi classici Renata Petti ha frequentato la Facoltà di Architettura di Napoli dove si è laureata nel 1970. Nella ricerca di una dimensione “altra” di architetto, poeta e artigiano, progettista dentro le cose, ha sperimentato interventi su vari materiali e ha incontrato la “madre argilla”, rimanendone affascinata. Nello spazio creativo privato da anni privilegia la ceramica come mezzo di espressione, che apre a una concreta sperimentazione dei volumi. La sua opera è caratterizzata dallo stretto legame tra il corpo dell’artista e il materiale plastico-ceramico, e ciò attraverso uno studio teso a penetrare nella materia e negli elementi specifici dell’espressione artistica. Dal 2001 con il gruppo “Laloba… rifletti il luogo” ha realizzato diverse installazioni e attivato laboratori di arte partecipata. Dopo anni di ricerca sui diversi linguaggi dell’arte, dai video alle installazioni, alle performance, attualmente Renata Petti è attratta da nuovi stimoli sulla fotografia. Ha frequentato nel 2017 il workshop di Mario Spada “Il sangue della Madonna”, nel 2018 presso il CFI ha frequentato il corso annuale di fotografia analogica e digitale, nel 2019 il workshop di Mario Spada “Foto di scena per il teatro”. Recentemente sono da segnalare la personale del 2019 “Interior Life” a Capodrise a cura di Michelangelo Giovinale e la partecipazione alla collettiva del 2020 “Mater Nostra” a Lecce a cura di Franco Cipriano.
Renata Petti vive e lavora a Napoli dove ha insegnato Discipline architettoniche presso il Liceo Artistico. Ha partecipato a numerose mostre in Italia e all’estero. 

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MARCIANO ARTE, galleria d’arte e cornici, Napoli