Autore:PAGANELLI ROMOLO
N. - M. :Filago BG, 1926 – Fino del Monte BG, 2003
Tecnica:Olio su tela
Misure:80 x 70 cm
Anno:1972
Classificazione: Moderni, Astratti, Oli
Romolo Paganelli ci presenta un’opera che combina sapientemente elementi classici e moderni. La composizione bilaterale è affascinante, con una metà caratterizzata da tonalità scure e superfici lisce, mentre l’altra metà mostra una texture dorata riccamente lavorata.
La parte dorata è impreziosita da crepe e solchi, suggerendo antichità. Queste piccole fratture scure contrastano vivacemente, conferendo dinamismo e profondità all’opera. L’uso sapiente dei colori non solo cattura l’occhio, ma invita anche alla riflessione.
Il titolo “La maschera e il tempo” può essere interpretato come una riflessione sul ruolo delle maschere nella storia e nella cultura. Paganelli esplora come le maschere possano celare o rivelare la verità attraverso il tempo, creando un dialogo continuo tra passato e presente.
L’approccio di Romolo Paganelli, che mescola il realismo con l’astrazione, invita lo spettatore a una riflessione personale, rendendo l’opera non solo un piacere visivo ma anche un’esperienza contemplativa.
Come dice il critico d’arte Luciano Lupi, il linguaggio pittorico di Romolo Paganelli è severo nella sua solenne sintesi, misurato nei rapporti ritmici ed essenziale nella costruzione delle forme. Il colore, tenuto in gamme basse, e la luce immobile e priva di vibrazioni, evocano il fascino di forme pure di ascendenza cicladica.
In conclusione, “La maschera e il tempo” di Romolo Paganelli è un’opera che, con la sua potenza visiva, è in grado di evocare emozioni forti. Essa rappresenta un ponte tra il classico e il moderno, invitando lo spettatore a esplorare la profondità del simbolismo e della creazione artistica.
Romolo G. Paganelli studia e si diploma presso la Scuola Superiore d’Arte del Castello di Milano, dove ha poi ricoperto il ruolo di assistente di cattedra ai corsi di pittura e mosaico. Completa la sua formazione collaborando all’esecuzione di scenografie e decorazioni. Nel 1971, la Camera dei Deputati assegna a Romolo Paganelli il premio “Pittura Città di Imperia”. Nel 1973, partecipa all’esposizione del “Salone d’Autunno di Parigi” ed è nominato socio onorario. Una delle tre opere presenti alla “X Biennale Internazionale di Menton”, inaugurata dai Principi di Monaco, viene acquistata per il Museo di Arte Moderna di Grenoble. Invitato da monsieur Le Süun, funzionario del Ministero Francese, aderisce alla Fondazione “La Fontaine” e tiene un ciclo di mostre collettive nei maggiori musei e maisons de culture della Francia. Romolo Paganelli è invitato alla “II Biennale di Cleveland”. Commissionato dal Comune di Milano, dipinge un’Annunciazione in chiave moderna per sostituire un vecchio affresco scomparso in via Canonica a Milano. Nel 1976 viene selezionato per la “I Rassegna del Sacro nell’Arte Contemporanea” di Palermo. Una fondazione artistica destina sei delle sue opere all’Università Internazionale di Firenze. Partecipa all’VIII “Festival Internazionale di Cagnes sur Mer” e una sua opera è ammessa al Museo Renoir. Nel 1982, è nuovamente presente al “Festival Internazionale di Cagnes sur Mer”. Contemporaneamente alla sua opera di pittore, Romolo Paganelli esercita la professione di decoratore di interni e scenografie presso lo studio dell’architetto Lorenzo (Renzo) Mongiardino. Nel 1967, partecipa alla realizzazione della scenografia del film del regista Franco Zeffirelli «La bisbetica domata», che ha ricevuto la nomination al premio Oscar per la migliore scenografia. Nel 2013, il Comune di Fino del Monte dedica una strada a Romolo Paganelli.